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authorLuca Monducci <luca.mo@tiscali.it>2020-01-06 13:42:51 +0100
committerLuca Monducci <luca.mo@tiscali.it>2020-01-06 13:42:51 +0100
commit114d3cd855a69114a253b149fdcacc003b3d34f8 (patch)
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-rw-r--r--italian/News/weekly/2008/05/index.wml8
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diff --git a/italian/News/weekly/2008/05/index.wml b/italian/News/weekly/2008/05/index.wml
index 145321aa424..50b9357073d 100644
--- a/italian/News/weekly/2008/05/index.wml
+++ b/italian/News/weekly/2008/05/index.wml
@@ -1,5 +1,5 @@
#use wml::debian::projectnews::header PUBDATE="2008-06-23" SUMMARY="Ricerca di Application Managers per seguire i New Maintainers, Pacchetto del portachiavi per Backports.org?, Debian nel TFlops supercomputer 32.8 al Max Planck Institute"
-#use wml::debian::translation-check translation="8da95139c3595d47371ba8d288784086ae2ebacd" maintainer=Daniele Venzano"
+#use wml::debian::translation-check translation="50b372e58f319602f11f76a32318cf8569310c07" maintainer=Daniele Venzano"
<p>Benvenuti al quarto numero di quest'anno di DPN, il bollettino per la comunità Debian.<br />
Alcuni degli argomenti trattati in questo numero:</p>
@@ -40,7 +40,8 @@ necessitino pacchetti più aggiornati.</p>
Finché sono utili per migliorare la qualità complessiva dei pacchetti, molti non vengono notificati agli utenti e divengono quasi parte della politica. Ha detto inoltre che la ricerca dei bug che affliggono gli obiettivi per il rilascio non è così semplice ed ha proposto di mettere a punto un database SQL. Marc Brockschmidt ha aggiunto che tale database è già parte di un progetto nel Summer of Code di Google.</p>
<p><strong>Togliere lilo?</strong></p>
-<p>William Pitcock ha <a href="https://lists.debian.org/debian-devel/2008/06/msg00400.html">sentito</a> opinioni in proposito della rimozione del boot loader lilo. Poiché lilo è affetto da un <a href="https://bugs.debian.org/479607">grave bug</a>, non molto semplice da risolvere e grub è invece graziosamente stabile, si chiedeva se lilo possa ancora servire.
+<p>William Pitcock ha <a href="https://lists.debian.org/debian-devel/2008/06/msg00400.html">sentito</a> opinioni in proposito della rimozione del boot loader
+<a href="https://packages.qa.debian.org/l/lilo.html">lilo</a>. Poiché lilo è affetto da un <a href="https://bugs.debian.org/479607">grave bug</a>, non molto semplice da risolvere e grub è invece graziosamente stabile, si chiedeva se lilo possa ancora servire.
Frans Pop, membro del gruppo di sviluppo del sistema di installazione di Debian si è detto in <a href="https://lists.debian.org/debian-devel/2008/06/msg00411.html">disaccordo</a>.
Vengono regolarmente ricevute notizie di installazioni che comprendono lilo. Poiché sono necessari diversi passaggi rispetto all'installazione di default ha concluso che c'è ancora richiesta per i pacchetti di lilo.</p>
@@ -48,7 +49,8 @@ Vengono regolarmente ricevute notizie di installazioni che comprendono lilo. Poi
<p>Durante il fine settimana tra il 14 ed il 15 di giugno si è tenuto un Bug Squashing party ad Utrecht. Thijs Kinkhorst ha <a href="https://lists.debian.org/debian-events-nl/2008/06/msg00004.html">sintetizzato</a> i risultati, incluse le prove dell'installer debian su diverse piattaforme, con la risoluzione di alcuni bug critici per il rilascio e lo spostamento di <a href="http://forums.debian.net/">forums.debian.net</a> su di un server ufficiale Debian, migliorando l'affidabilità e la responsività di questo servizio così popolare.</p>
<p><strong>Debian sul supercomputer 32.8 TFlops del Max Planck Institute</strong></p>
-<p>Il gruppo di osservazione sulla relatività e la ricerca cosmologica presso il Max Planck Institute per la fisica gravitazionale ha costruito il quarto supercomputer in ordine di grandezza che impiega Debian GNU/Linux. Utilizzando Debian GNU/Linux sui propri clusters il gruppo di osservazione sulla relatività e la ricerca cosmologica ha ridotto il quantitativo di lavoro necessario per l'infrastruttura hardware e software, in confronto con altri clusters scientifici su cui girano altre distribuzioni, consentendo loro di concentrarsi sul proprio obiettivo di scoprire onde gravitazionali. Dr. Aulbert, uno dei progettisti del cluster ha detto: <q>il pacchetto FAI di Thomas Lange è utilissimo per l'installazione automatica di Debian. Ad esempio, senza troppa fatica ed usando soltanto due host, si riesce a reinstallare il cluster in circa due ore e mezza e si limitano a questi due soli server le connessioni alla rete.</q></p>
+<p>Il gruppo di osservazione sulla relatività e la ricerca cosmologica presso il Max Planck Institute per la fisica gravitazionale ha costruito il quarto supercomputer in ordine di grandezza che impiega Debian GNU/Linux. Utilizzando Debian GNU/Linux sui propri clusters il gruppo di osservazione sulla relatività e la ricerca cosmologica ha ridotto il quantitativo di lavoro necessario per l'infrastruttura hardware e software, in confronto con altri clusters scientifici su cui girano altre distribuzioni, consentendo loro di concentrarsi sul proprio obiettivo di scoprire onde gravitazionali. Dr. Aulbert, uno dei progettisti del cluster ha detto: <q>il
+<a href="https://packages.qa.debian.org/f/fai.html">pacchetto FAI</a> di Thomas Lange è utilissimo per l'installazione automatica di Debian. Ad esempio, senza troppa fatica ed usando soltanto due host, si riesce a reinstallare il cluster in circa due ore e mezza e si limitano a questi due soli server le connessioni alla rete.</q></p>
<p>Una relazione più particolareggiata è disponibile su <a href="http://times.debian.net/#1250">Debian Times</a>.</p>
<p><strong>Altre notizie</strong></p>

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